Settembrini / Vita e opinioni
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Scrivere, un cacciatore non dovrebbe mai scrivere. Nemmeno farsi l'idea
di scrivere. Scrivere è una cosa ancora più sospetta che conciar trofei. Da un lato, ci sono già abbastanza libri e, d'altro canto, un libro di caccia sarebbe scritto in dieci pagine, così che bisognerebbe completarlo con figure per formare un volume ordinario.
Tuttavia, se la loro linguaè minacciata di estinzione, anche i cacciatori dovrebbero scrivere un po', perché finché si scrive la lingua non muore e le bestie vivono e non si potrà dire che i cacciatori non hanno la minima fantasia.
Traduzione di Walter Rosselli
detagls davart l’artitgel
categoria
cudeschs
onn da publicaziun
2007
lingua/idiom
talian
chasa editura
Edizioni sottoscala
ISBN
978-88-95471-30-3